Masha Fedele

Caso Elkann: gli errori della comunicazione

Cosa determina la differenza tra il saper fare o meno un buon marketing di se stessi?
La comunicazione.
Per questo prima di parlare ad una folla è importante essere preparati, sapere chi ci starà ad ascoltare, cosa ci si aspetta venga detto, e come dirlo al meglio.

Sono notizia di oggi le parole pronunciate da John Elkann a Sondrio durante un incontro con i ragazzi delle scuole superiori, secondo cui in alcuni settori “c’è tantissima domanda ma c’è poca offerta perché i giovani o stanno bene a casa o non hanno ambizioni”. Come lui poco più di un anno fa anche Elsa fornero, che allora ricopriva l’incarico di Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, durante un convegno dedicato alle riforme disse: “Non bisogna essere troppo “choosy” (schizzinosi, ndr).

Non può non evidenziarsi a questo punto la differenza tra questi loro enunciati e il noto discorso tenuto da Steve Jobs di fronte ai neolaureati dell’università di Stanford nel 2005.
Tutti ricordiamo infatti il suo “stay hungry, stay foolish” (siate affamati, siate folli), divenuto oggi quasi un mantra, una sorta di incitazione per i ragazzi ad andare avanti, ad avere fiducia nonostante le difficoltà, a non mollare insomma.
Con un’operazione di astrazione concettuale, quanto espresso da Jobs riesce ad assumere un valore profondamente significativo, un invito ad ascoltare il cuore e l’istinto piuttosto che i dettami delle logiche sociali, sia per quel che riguarda la persona che per ciò che concerne il mondo del lavoro. Tutto questo sostenendo semplicemente che chiunque, volendo, ha la possibilità di scegliere e di determinare la propria vita, per perseguire un obiettivo che ne determini il successo, nonostante le innumerevoli difficoltà.

Questa è quella che possiamo definire comunicazione efficace, l’esempio lampante di cosa sia un ottimo marketing di se stessi e del marchio, se c’è un marchio, che il comunicatore rappresenta (nel caso di Jobs, il marchio Apple e i benefici in termini di brand identity e brand awareness che questo ne ha tratto).
Il marketing è infatti un processo che si basa su un concetto fondamentale che è “creare valore per i clienti instaurando con loro relazioni profittevoli per ottenere in cambio un ulteriore valore”. (P. Kotler). 
Steve Jobs con il suo approccio orientato al cliente ha quindi cercato di instaurare più o meno inconsapevolmente la giusta relazione non solo con un gruppo di ragazzi appena laureati, ma con degli ipotetici consumatori. Ha dato modo a questi, una volta centrato l’obiettivo con il suo discorso, di decidere se e come restituire a lui, in cambio, un ulteriore valore, acquistando i suoi prodotti.

Per riuscire in questa impresa è fondamentale saper comunicare in modo assertivo, ossia saper gestire in modo costruttivo e propositivo i rapporti con gli altri, e pensare in modo trasversale. Per questo è importante avere una forma mentis duttile, riuscire ad osservare la realtà secondo più punti di vista, evitando il pregiudizio, i pensieri rigidi, senza categorizzare.

In Italia invece John Elkann oggi come Elsa Fornero ieri, anziché ammettere l’esistenza di un sistema economico viziato e malato incitando i ragazzi a guardare ugualmente con fiducia in loro stessi quali elementi di base per un futuro migliore, hanno dato degli schizzinosi e pigri anche a chi ha oltretutto dedicato il proprio tempo per stare lì ad ascoltarli.
Attendiamo quindi di vedere quale sarà il valore che a loro volta questi giovani saranno disposti a restituir loro in cambio per questo genere di comunicazione, anche se è quasi certo, a questo punto, che di scarso valore si tratterà.

– Masha f. –

perché può succedere anche a chi sta in alto di sbagliare la propria comunicazione, ma chi sbaglia deve sapersene poi assumere le conseguenze.
perché può succedere anche a chi sta in alto di sbagliare la propria comunicazione, ma chi sbaglia deve sapersene poi assumere le conseguenze.

fonte: www.ansa. it, http://www.gqitalia.it/, www.mashafedele.com

15 febbraio 2014

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