I dati parlano chiaro: sono sempre di più le Aziende che utilizzano i nuovi media per reclutare il personale, passando al setaccio i profili dei candidati sui vari Social Network per cercare quali caratteristiche incontrano in maniera più incisiva i loro valori e aspettative.
Ricerca di personale qualificato? Voilà: ecco il piatto servito attraverso i Social, che si rivelano veri e propri contenitori di dati e notizie sulle future risorse (per la verità non sempre attinenti o veritiere, ma pur sempre utili quando l’alternativa è soltanto un’incognita) e l’identikit dei vari aspiranti prende forma.
Per un’Azienda che intende investire su nuova forza lavoro infatti anche la scarsa informazione (o la malainformazione) è sempre meglio del nulla.
Chi seleziona il personale oggi è quindi principalmente un head hunter, ovvero un “cacciatore di teste”, pronto a ricercare le migliori professionalità disponibili sul mercato scrutando tra le vetrine dei Social chi sono i potenziali candidati per una particolare mansione, confrontandone le competenze con le esigenze dell’Azienda, del mercato e prendendo parte attiva alla negoziazione.
Chi sei? Il Social Network parla per te.
Curriculum, relazioni, contenuti, tutto monitorato e suddiviso per competenze, formazione e attitudini.
È chiaro che non si può ignorare che aspetti importanti come l’intelligenza emotiva, la capacità e prontezza di linguaggio, la predisposizione alle relazioni interpersonali e la perspicacia vanno tutti misurati dal vero, ma è certo che il Social fornisce di per sé un’immagine più o meno chiara, ed è per questo che non va visto dagli utenti solo come un mero passatempo relazionale.
Per farvi alcuni esempi della portata del fenomeno ecco qui il link ai Social Recruiting Activity Reports suddivisi per aree geografiche e redatti dalla Bullhorne research, che contengono gli esiti dell’analisi di oltre 35.000 recruiters presenti all’interno del loro network.
Quindi se è vero che la competenza e la professionalità pagano, è altrettanto vero che oggi i Social rappresentano un alter ego da non sottovalutare, anche se spesso più alterato che alter, ma che resta comunque un valido biglietto da visita.
– Masha f. –
12 settembre 2013
(fonti: http://www.bullhornreach.com/reach/ – http://www.4marketing.biz/ www.mashafedele.com)