Masha Fedele

perché condividere?

perchè condividere sui social

Spesso mi sento chiedere: “perché dovrei con condividere un contenuto”? che differenza passa tra il “mi piace” e “condividi”?

Beh, il ‘mi piace’ credo non abbia bisogno di spiegazioni. Perché se piace, piace, ed è giusto dirlo. Essere su un Social Network significa interagire e socializzare, non guardare gli altri con il desiderio di non esser visti. Questa sarebbe malizia, o curiosità fine a se stessa, oppure potrebbe essere paragonabile al voyeurismo nel sesso. Ad ogni modo non sempre il ‘mi piace’ sta a significare che una data cosa proprio ci fa impazzire, ma potrebbe essere che ne abbiamo semplicemente preso visione, che concordiamo con quel pensiero, perlomeno in parte. Può rivelarsi anche un gesto di cortesia e affetto verso persone care, che interagiscono spesso con noi e vogliamo dimostrare così il nostro apprezzamento, la nostra approvazione o stima.

La questione del “condividi” invece è differente.

Condividere significa che quel pensiero o quella foto interpretano una nostra ideologia, incarnano un valore in cui crediamo, o ci piacciono a tal punto da volerli fare nostri. La condivisione diventa quindi l’affermazione di quel contenuto, e noi ce ne serviamo per dimostrare chiaramente che crediamo in quel valore o che apprezziamo così tanto quella foto (per questioni di affetto, estetica, simpatia, senso ironico, o altro) da lasciare che ‘contamini’ il nostro diario portando tra le nostre cose un po’ di sé.

Condividere è dare e ricevere, in uno scambio continuo e reciproco, che vuole arricchire le relazioni e crearne di nuove attraverso una comunicazione diretta, veloce ed efficace.

 

Attraverso la condivisione soddisfiamo il nostro bisogno di appartenenza ad un pensiero, ad un’ideologia, e quindi ad un gruppo o una comunità, e appaghiamo di conseguenza il nostro bisogno di sicurezza e di stima.

A questo punto arriva la seconda domanda, ovvero mi chiedono: “ma tu, perché su Facebook tendi a non condividere?”

Qui la questione si fa personale, ma non avendo segreti a riguardo non ho problemi nel rispondere che quello che io scelgo di mostrare attraverso questo Social è quella parte di me che prevale attraverso i miei pensieri, senza influenze da parte di terzi.

 

Che nella vita reale poi anch’io prenda un po’ dagli altri e lasci agli altri un po’ di me, com’è normale che sia, è un fatto naturale, perché come tutti vivo in una condivisione reciproca e continua tra le persone che frequento per piacere e per forza.

 

Ognuno cresce e si plasma ogni giorno sulle esperienze che vive e sulle persone con cui interagisce, nel bene e nel male, in un continuo divenire. Nonostante ciò quando si tratta di Social Network anche se condivido intellettualmente molte delle cose che leggo e ne esprimo il mio apprezzamento, non sento ancora l’interesse di traslare quel valore in casa mia (la mia home, il mio diario), dove preferisco tenere per ora le mie di cose. Ma questo è un fatto soggettivo e sono consapevole di viaggiare forse erroneamente in controtendenza.
Su altri Social Network invece, basati su dinamiche differenti da Facebook, condivido anch’io contenuti che non sono miei.

Per lo stesso motivo che ho elencato prima, quando parlavo di scambio reciproco di valori e di relazioni.
Perché solo su altri Social? Così, per lo stesso principio per cui a casa nostra giriamo in ciabatte, al mare giriamo scalzi, e in montagna con gli scarponi.
Niente di più.

masha f.

(Fonte: www.mashafedele.com)

 

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